Alla scoperta degli
"Speciali" di Calabria in
Natuzza Evolo
Guarigioni inspiegabili sul piano medico; diagnosi scientifiche pronunziate con sicurezza e modestia; scritte di sangue impresse sui fazzoletti usati per asciugare le stigmate diffuse sul suo corpo; la mediazione tra vivi e defunti; apparizioni nello stesso momento in luoghi differenti o un profumo intenso che ne segnalava la presenza mentre lei continuava a trovarsi nella sua casa in Calabria; visioni e colloqui con la Madonna.
Tutto questo è stata Natuzza Evolo
“sono soltanto un verme di terra”
“La Madonna mi apparve per la prima volta cinquantacinque anni fa per dirmi che presto avrei avuto una casa più grande di questa, dove poterla ricevere… ricordo quel giorno come fosse ieri, e ricordo il volto radioso di lei, la serenità immensa con cui mi guardava e con cui mi parlava… mi pareva di averla già incontrata mille altre volte, gli occhi le brillavano, aveva le mai tese verso di me, e lo sguardo rivolto in una radura poco distante da qui… La rividi qualche tempo dopo… mi disse che avrebbe voluto che qui sorgesse una grande chiesa e che si sarebbe dovuta chiamare “Cuore Immacolato di Maria-Rifugio delle anime…”.
Dossier di Pino Nano
Corrado Alvaro
“Corrado Alvaro, il più grande scrittore della Calabria moderna”.
Il riconoscimento è di Leonida Repaci che aggiungeva: “Il suo messaggio narrativo introduce e sostanzia… un realismo che è insieme mitico, epico e magico e di cui resta la testimonianza più alta in Gente in Aspromonte”.
È l’autunno del 1976, venti anni dalla morte di Corrado Alvaro. Mario Procopio, collaboratore della rivista calabrese Italiadue, si reca da Massimo Alvaro, figlio dello scrittore, per ricordare il padre nella sua dimensione privata, di uomo.
Una testimonianza da non dimenticare.