“Vedo il tuo angelo custode”. È questo il benvenuto che Natuzza rivolge a Pino Nano la prima volta che l’incontra per intervistarla.
Natuzza, se lei dovesse spiegare alla gente chi è in realtà Natuzza Evolo, che cosa risponderebbe?
Direi la verità, e direi che sono soltanto una poveraccia. Io sono soltanto un povero verme di terra…
Ma di lei dicono che abbia il potere di fare dei miracoli…
Se ne dicono di tutti i colori sul mio conto, ma che io abbia il potere dei miracoli è la cosa più inesatta che si possa dire o si possa immaginare…Non ho mai fatto un solo miracolo in vita mia.”
Eppure, ci sono migliaia di persone, giunte qui da ogni parte del mondo, che sarebbero disposte a giurare di essere state miracolate da lei…
La verità è che io non ho mai fatto dei miracoli. Io ho solo pregato per i drammi personali di migliaia di persone. È gente che viene da me da ogni parte del mondo e che mi pone a volte anche i casi più disperati. Quello che faccio io è pregare, prego il Signore perché abbia pietà di loro, perché aiuti i casi più gravi ad affrontare meglio la loro sofferenza, prego perché Dio vuole che io sia qui per pregare per gli altri.
C’è tantissima gente che è venuta per la prima volta da lei e a cui lei ha dato una diagnosi esatta del male accusato: come è possibile tutto questo?
Non sono io che faccio delle diagnosi. È l’angelo custode, che sta alle nostre spalle, che mi suggerisce le cose da dire alle persone che mi vengono a trovare.
Natuzza, a volte lei dà delle diagnosi usando gli stessi termini scientifici che usano i medici più famosi nel mondo: non le sembra una cosa assolutamente fuori dal normale?
Come faccio a spiegarlo? Io non ho nessun merito in queste cose. Mi limito soltanto a ripetere quello che l’angelo mi suggerisce, e il più delle volte ripeto cose che neanche io riesco a capire.
Ma perché dice che è l’angelo custode che le suggerisce le cose da dire?
Perchè così è. Dietro ognuno di noi c’è un angelo custode, che di noi sa perfettamente tutto. Quando una persona si presenta da me e il suo angelo custode mi suggerisce delle cose da riferire a quella persona, io non faccio altro che ripetere quello che l’angelo mi ha appena detto.
Ma è vero che un giorno si presentò da lei un sacerdote, vestito in borghese, e lei lo riconobbe immediatamente?
Ricordo bene quel giorno: appena vidi entrare nella mia casa questo signore gli andai incontro e gli baciai la mano. Ricordo che lui rimase di stucco, mi chiese come facessi a sapere che era un sacerdote, gli spiegai che lo avevo capito dalla posizione del suo angelo custode, lo aveva alla sua sinistra, tutti gli altri invece lo hanno a destra. Per un attimo quel sacerdote rimase di stucco, poi mi spiegò che aveva pensato di venire in incognito per parlare più liberamente delle sue cose.
Natuzza ricorda il giorno in cui le apparve per la prima volta la Madonna?
Come si fa a dimenticare un giorno così importante? Ricordo che ero ancora una bambina e ricordo che da quel giorno la Madonna tornò a trovarmi diverse volte ancora; ogni volta che mi ha detto qualcosa questo si è puntualmente avverato.
Di cosa le parla?
Di tutto ciò che mi capita durante il giorno. Le racconto della gente che viene a trovarmi, la ringrazio per la forza che ogni giorno il Signore mi dà, ogni giorno ricevo in questa casa almeno trecento persone, se il Signore non mi avesse dato la forza necessaria non avrei mai potuto farlo. E poi alla Madonna racconto la grande disperazione che la gente mi porta in questa casa, è la disperazione di migliaia di famiglie, perché in ogni casa c’è una croce e in ogni casa c’è un problema da affrontare e da risolvere.
In che modo le appare la Madonna?
È come se avesse le sembianze di una fanciulla, una fanciulla dell’età di sedici anni, diciassette anni al massimo, e mi appare bellissima, maestosa, straordinariamente fiera, con gli occhi bellissimi e i capelli lunghi sciolti sulle spalle.
Le ha mai chiesto una grazia?
Ogni volta che mi appare ho sempre qualcosa da chiederle. E tantissime sono le risposte positive che ricevo. Lo scopro più tardi, quando tantissima gente torna a trovarmi per la seconda volta e mi dice che il problema che aveva è stato finalmente risolto: allora io capisco che la Madonna e il Signore hanno esaudito le mie preghiere.
Natuzza, c’è chi asserisce di averla vista sudare sangue…
Non soltanto qualcuno. Migliaia di persone in tutti questi anni mi hanno visto sudare sangue. È uno di quei misteri che mi porto dietro da anni e che nessuno è mai riuscito a spiegare.
È vero che spesso il sangue che le viene asciugato sulla fronte prende le forme più strane?
Anche questo è vero, e anche questo è un grande mistero. Tantissima gente, dopo avermi asciugato il sudore, si è ritrovata sul fazzoletto strane immagini e degli strani disegni, delle croci…non so aggiungere altro.
C’è anche chi giurerebbe di aver ricevuto una sua visita: eppure lei non si è mai mossa fisicamente da questa sua casa…
Non è né una sensazione né un’illusione. È la verità. Spesso e volentieri mi muovo spiritualmente da casa mia per andare a trovare qualcuno, per portare dei messaggi, per riferire delle cose…verissimo, e questo mi è possibile anche stando fisicamente in questa casa…
È vero che questo fenomeno della bilocazione, così come gli esperti lo chiamano, si manifesta attraverso un intenso profumo di fiori?
Così dice la gente che mi riceve e che avverte la mia presenza in casa…”
Natuzza lei non è mai stata a scuola, ma c’è gente che giura di averla sentita parlare in lingue diverse dalla nostra, il tedesco, lo spagnolo, il greco…
È vero, ma a parlare non sono io in quei momenti. Io mi limito soltanto a ripetere quello che l’angelo custode mi riferisce e mi chiede di ripetere. Sono venuti da me dei tedeschi, e siamo riusciti ad intenderci perfettamente, ma il merito è dell’angelo custode che mi ha aiutato a dire quello che lui voleva che io dicessi a quella gente…”
Ha mai calcolato quanta gente è passata da questa sua casa?
Migliaia di persone, centinaia di migliaia, quasi trecento persone al giorno, a volte anche di più, soprattutto quando ero più giovane”.
Che cosa risponde a tutte queste persone che vengono cercarla?
Rispondo con la preghiera. Se qualcuno vuole sapere di più e il suo angelo custode mi aiuta a capire meglio il problema di chi mi sta di fronte, allora dico anche di più.
È vero che questo fenomeno della bilocazione, così come gli esperti lo chiamano, si manifesta attraverso un intenso profumo di fiori?
Così dice la gente che mi riceve e che avverte la mia presenza in casa…
Natuzza lei non è mai stata a scuola, ma c’è gente che giura di averla sentita parlare in lingue diverse dalla nostra, il tedesco, lo spagnolo, il greco…
È vero, ma a parlare non sono io in quei momenti. Io mi limito soltanto a ripetere quello che l’angelo custode mi riferisce e mi chiede di ripetere. Sono venuti da me dei tedeschi, e siamo riusciti ad intenderci perfettamente, ma il merito è dell’angelo custode che mi ha aiutato a dire quello che lui voleva che io dicessi a quella gente…
Ha mai calcolato quanta gente è passata da questa sua casa?
Migliaia di persone, centinaia di migliaia, quasi trecento persone al giorno, a volte anche di più, soprattutto quando ero più giovane.
Ma dove trova il tempo per ricevere tanta gente?
Sono ormai più di cinquant’anni anni che ricevo tanta gente, eppure non ho mai fatto mancare niente alla mia famiglia. Fino a qualche anno fa mi alzavo presto la mattina, intorno alle quattro, e fino alle sette mi occupavo della casa. Poi incominciavo a ricevere la gente che arrivava fin qui e la sera non andavo a letto mai prima di mezzanotte. È probabile che qualche volta abbia bruciato qualche pentola sul fuoco, ma per tutto il resto della mia vita credo di essere stata sempre vicina alla mia famiglia.
Quando dice queste cose non teme di non essere creduta?
Non le ho chiesto io di venire fin qui. Ognuno è libero di credere e, se crede, di pregare. La cosa più bella per una donna come me è il rivedere ritornare moltissima gente per dirmi che la mia preghiera è servita a qualcosa.
Natuzza ma lei ha mai previsto il futuro di qualcuno?
No, mai. È una cosa che non ho mai fatto e che non farò mai.
Ha mai visto come è fatto il paradiso?
Ho incontrato delle anime che stanno in paradiso, e le ho incontrate felici, libere, radiose, immerse in un bellissimo campo di grano…
Eppure, lei conosce l’aldilà. C’è chi dice che lei parla con i defunti…
A volte incontro delle anime, che mi pregano di portare dei messaggi ai propri familiari rimasti in vita. E incontro delle anime felici, sono quelle che hanno il privilegio di vivere in paradiso, e delle anime infelici, sono quelle che vivono nel purgatorio…
Come fa a parlare con i morti?
Molta gente viene da me e mi fa vedere le fotografie dei propri cari defunti: a volte mi capita di avere incontrato le loro anime e di aver avuto da loro dei segnali da dare ai parenti. Altre volte mi capita di non averle incontrate. Quando si tratta di anime che ho già incontrato racconto ai parenti di questo mio incontro con loro.
Natuzza, è vero che lei dice continuamente alla gente che viene a trovarla di essere una donna felice?
È vero, io sono una donna felice, a cui il Signore ha dato più di quanto io stessa potessi aspettarmi o sognare di avere. Viene da me tanta gente e mi confessa di essere in preda alla disperazione perché ha un figlio gravemente ammalato: i miei figli stanno bene, non sono mai stati male, e questa la considero una grande fortuna.
So che anche questo lo ha voluto il Signore, e di questo gli sono profondamente grata. Come potrei non essere una donna felice? O davvero lei crede, come molti fanno, che la felicità sia legata ai beni materiali della vita?
Da questa casa sono passate migliaia di tristezze, e tutto questo mi ha insegnato che nella vita non c’è denaro o benessere che conti di fronte al dolore dell’anima…Ogni volta che io prego penso agli altri, e prego il Signore perché dia agli uomini la serenità che serve loro per continuare a vivere.
“C’è un momento della vita di ognuno di noi in cui si fanno dei bilanci, e se nel cuore non hai qualcosa da offrire a te stesso, o se nella vita, che hai già vissuto, non sei riuscito a costruire niente né per te e per gli altri, allora i bilanci saranno il segno di questo fallimento della tua esistenza… I valori veri della vita di un uomo sono nella sua fede in Dio e nella sua capacità di amare gli altri”.
Natuzza, ma prima di andare via posso chiederle che cosa le ha insegnato finora la vita?
Una cosa bellissima, cioè la certezza e la consapevolezza piena che Dio esiste e che niente è più forte del suo amore. Dio esiste, meravigliosamente, straordinariamente, prepotentemente, è questa la grande certezza della mia esistenza.
È difficile forse che io riesca a spiegarglielo bene, le ripeto non conosco neanche i numeri o le lettere dell’alfabeto, ma posso assicurare a tutta questa gente che continua a cercarmi che vale la pena di pregare perché solo così ognuno capirà il senso vero della vita. Altrimenti, quella che verrà dopo di noi, sarà una vita ancora più triste di questa già vissuta”.
Suppongo allora che la morte sia l’unica cosa che non le fa paura…
Perché dovrebbe farmi paura? La morte è la soluzione naturale della nostra esistenza, se non ci fosse la morte non ci saremmo noi e non ci sarebbe la vita.. intanto c’è la vita in quanto c’è la morte. Commette un gravissimo errore chi crede che la morte sia la fine, essa è invece solo l’inizio di un nuovo cammino.
Ho capito tutto questo quando ero ancora una bambina: un giorno si presentò alla mia casa un povero che chiedeva l’elemosina, in casa c’era soltanto un tozzo di pane, aprii la panca dove di solito conservavamo il pane e diedi a quel povero quell’unico pezzo di pane che era rimasto…
Prima di andarsene il povero mi chiese se avessi un desiderio da realizzare, gli dissi che mi sarebbe piaciuto conoscere San Francesco di Paola, lui allora mi sorrise e mi rispose “oggi il tuo desiderio è finalmente esaudito”… da quel giorno non rividi più quell’uomo, ma nel sogno gli chiesi alcune cose che puntualmente si avverarono… quel giorno capii che San Francesco era venuto a trovarmi e che la morte di un uomo è soltanto il vero trionfo della vita terrena… perché dopo la morte c’è un’altra vita in cui ognuno di noi ritroverà finalmente gli affetti lasciati e gli amori traditi dalla morte terrena.
Alla morte di Natuzza Evolo la gente chiede gran voce “Natuzza Santa subito” E dopo dieci anni Santa Romana Chiesa avvia il processo di beatificazione, una nuova lunga inchiesta sui “frutti” che Natuzza ha lasciato al mondo.
Natuzza è morta all’età di 85 anni nella sua casa di Paravati il 1° novembre 2009 e il 6 aprile 2019, il vescovo della diocesi di Mileto Nicotera Tropea, Mons. Luigi Renzo, annuncia ufficialmente l’avvio della causa di beatificazione. Postulatore è nominato un giovane intellettuale della chiesa cosentina, don Enzo Gabrieli, e la notizia fa il giro del mondo.