Lo Scoglio dell’Ulivo è situato in un tratto di mare della Costa Viola che sorge a pochi metri dalla costa di fronte al Lido di Palmi, alla cui sommità è nata e cresciuta una pianta di olivo,da cui ne deriva appunto il nome. In dialetto locale è conosciuto con il nome di Luvareddhra. Anche in un ulteriore scoglio vicino si è sviluppata una pianta di ulivo e questo gruppo di scogli sono chiamati nella cartografia IGM scogli Agliastro (in dialetto Agghjastru, cioè «con oleastro»).
La pianta è un olivastro (Olea europea L.), classe Magnoliopsida, ordine Scrophularikales, famiglia delle Oleaceae, detto olivo selvatico, abbastanza diffuso nella zona. L’età della vecchia pianta può essere indicata ragionevolmente in più secoli.
Il tronco e la stessa pianta costituiscono una sorta di “monumento naturale” che, da sempre, ha connotato lo scoglio dandole pure il nome. La pianta è un naturale “unicum scultoreo“, con giochi di vuoto e di pieno, di luci e di trasparenze, formati dal particolare intreccio dei suoi rami, dalle sue radici e dal medesimo tronco contorto e levigato dal tempo, impreziosito dalla materia plasmata dalla natura, incontrastata per secoli, fatta di vento, salsedine, sole e pioggia.
Il 31 dicembre 1979 caddero alcuni massi dello scoglio, dalla sua sommità, spezzando alcune radici della pianta.
Il 16 giugno 2012, l’associazione palmese Aura Loci ha provveduto alla messa in sicurezza della vecchia pianta e alla messa a dimora di un virgulto della stessa specie.
Anche nello scoglio posto fra la terraferma ed il suddetto “Scoglio dell’Ulivo”, nel corso del XX secolo, si è sviluppata sulla sommità una pianta di olivo. La giovinezza di questa pianta è dimostrata delle cartoline di inizio novecento, nelle quali non è presente. In questo periodo, la pianta ha formato un tronco con ceppaia di circa un sesto rispetto a quella più famosa e antica.